Per l’anno 2021 si sta puntando a tre fulcri:
- A cura di Sara Pretto. Redazione del catalogo codicologico dei manoscritti che riportano traccia del culto e della devozione di Rosa. Si tratta di redigere delle schede codicologiche complete su tutti i manoscritti ad oggi conosciuti che presentano una traccia della liturgia della Santa per comprendere la trasmissione e l’irradiazione.
- A cura di Francesco Nocco. Allestimento di un repertorio delle fonti archivisticheriguardanti il culto di Rosa da Viterbo nel corso dei secoli. Tenendo presente che non pochi sono gli Istituti di conservazione che sarà necessario passare al vaglio, la proposta desidera avviare l’indagine dall’Archivio della Congregazione delle Cause dei Santi, complesso documentario che, pur avendo versato in passato (quando si chiamava Congregazione dei Riti) la propria documentazione presso l’attuale Archivio Apostolico Vaticano, custodisce in sede (piazza Pio XII, contigua a Piazza S. Pietro) una restante e consistente parte d’archivio. Tale nucleo documentario potrà essere esplorato per verificare la presenza di documenti relativi a concessioni di reliquie e patronati e, più in generale, attestazioni (carteggi e corrispondenza) legate alle vicende del culto (e alla sua evoluzione) della Santa di Viterbo.
- A cura di Tiziano Anzuini. Le prime edizioni a stampa della vita e messa di Santa Rosa. Il lavoro si prefigge di reperire e studiare gli esemplari a stampa dell’anonima Vita beatae virginis Rosae, anteriori all’edizione curata dal Bladius nel 1568. Attraverso l’analisi dei cataloghi e repertori sono stati infatti reperiti alcuni esemplari non censiti (Roma, Biblioteca Alessandrina) o perduti (Dresda), che si aggiungono agli altri finora conosciuti. Le posizioni degli studiosi oscillano per la datazione entro il primo quarto del XVI secolo e il solo Rhodes attribuisce la compilazione al piacentino Alessandro Ruinagia (1472-1556). La recensio completa di tali esemplari, acquisiti e confrontati sistematicamente secondo moderni criteri di bibliologia, permetterà di definire l’esistenza di emissioni o edizioni diverse. Il testo sarà inoltre collazionato con l’edizione critica curata da Attilio Bartoli Langeli, Eleonora Rava e Filippo Sedda (sia ed. Brepols 2020, sia ed. Antonianum 2018) al fine di reperire eventuali varianti e di spiegarne il significato testuale ed eventualmente liturgico. Infine, il lavoro filologico sarà intrecciato con i dati storici, in parte inediti e non valorizzati, al fine di supportare le ipotesi prettamente bibliologiche.
Altre collaborazioni:
Sarah Tiboni, che ha condotto una ricerca di materiale online
Laura Albiero (IRHT), che collabora come docente al laboratorio di edizione dell’ufficio e messa di santa Rosa
Alessandra Baldelli: call for evidence, allestimento mappe