Nell’ambito del progetto promosso dal Ministero della Cultura, Dipartimento per la Tutela del Patrimonio Culturale – Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio – Comitato tecnico-scientifico speciale per la tutela del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale, il Centro Studi Santa Rosa da Viterbo ha curato l’esposizione di alcuni materiali risalenti agli anni del primo conflitto mondiale presenti nella documentazione dell’Archivio del monastero di S. Paolo di Tuscania, conservato presso l’Archivio Generale della Federazione “S. Chiara” delle monache Clarisse Urbaniste d’Italia.
Lo scopo che la mostra si propone è quello di raccontare una storia inedita della Grande Guerra, riportandone gli echi giunti fin dentro le mura del monastero, mettendo in contatto la piccola e la grande storia.
La mostra si articola in due sezioni: la prima dedicata a Tuscania e al Monastero di San Paolo negli anni della Prima Guerra Mondiale, la seconda alle testimonianze del conflitto giunte tra le mura del chiostro grazie alla corrispondenza indirizzata alle monache, in particolare a suor Maria Geltrude di Gesù Nazareno.
I documenti esposti restituiscono uno spaccato dell’impatto della Grande Guerra sulla comunità cittadina e all’interno del monastero, evidenziando i cambiamenti in un mondo apparentemente lontano dal conflitto ma che, invece, dialoga costantemente con la realtà esterna.
La Mostra è dedicata alla memoria di Marta Bartoli (1972-2023).
Programma e orari di apertura
La mostra sarà aperta dal 6 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025, presso la Sala delle colonne del Monastero di S. Rosa a Viterbo, tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30 (lunedì pomeriggio chiuso).
L’inaugurazione si terrà il 6 dicembre alle ore 11.00 con l’intervento di Maurizio Gentilini, archivista e storico del Consiglio Nazionale delle Ricerche, alla presenza delle curatrici della mostra.
Comitato scientifico: Francesco M. Cardarelli, Paola Pogliani, Eleonora Rava.
Cura e allestimento: Francesca Poverini, Alessandra Quatrini, Chiara Sassi.