Nell’ambito della Convenzione quadro stipulata nel 2020, l’Università degli Studi della Tuscia e il Centro Studi Santa Rosa da Viterbo ETS attivano la sesta edizione del Laboratorio di Paleografia pratica e Storia, rivolto a tutti gli studenti universitari della Tuscia interessati a imparare a leggere testi e documenti originali in latino e in volgare del Medioevo e della prima età moderna.

Le lezioni del Laboratorio hanno uno scopo pratico e si configurano essenzialmente come esercitazioni di lettura in modalità di didattica a distanza sulla piattaforma del Centro Studi Santa Rosa da Viterbo.

Il Laboratorio si svolgerà il giovedì dalle 17.00 alle 19.30 con inizio il prossimo 14 novembre.

Ogni mese si terranno due incontri: le 12 lezioni di complessive 36 ore prevedono anche due visite all’Archivio della Federazione Clarisse Urbaniste di Italia presso il Monastero di S. Rosa di Viterbo.

Gli studenti che parteciperanno attivamente alle lezioni e alle visite del Laboratorio superando la prova finale, volta a valutare le competenze acquisite, potranno conseguire i CFU previsti dai regolamenti dei rispettivi Corsi di laurea per altre o ulteriori attività formative.


Il laboratorio si propone di introdurre alle tecniche, ai metodi, alla cultura dell’edizione e traduzione dei sermoni del XV secolo mediante un corso intensivo, che prevede un lavoro pratico con alcuni approfondimenti tematici. L’oggetto di studio sono i sermoni inediti del Quaresimale di Giacomo della Marca (1393-1476).

Il workshop intende essere un laboratorio pratico volto all’analisi approfondita della notazione neumatica e all’edizione di testi liturgico-musicali.

In un ciclo di 10 lezioni a cadenza settimanale, verrà proposto un lavoro sul manoscritto Ivrea, Biblioteca Capitolare, LX, in notazione bretone pavese, le cui origini non sono mai state stabilite con certezza. Il laboratorio prevede una ricerca storico-filologica, un’analisi paleografica della notazione, la discussione di specifiche caratteristiche e problematiche del manoscritto e l’utilizzo delle edizioni e dei repertori, nonché dei principali strumenti per l’edizione musicale.

Per maggiori informazioni, clicca qui