Il Centro Studi Santa Rosa da Viterbo ha ottenuto il premio Maneant della Fondazione S. Bonaventura per la sezione archivi.
Il 9 e 10 dicembre nella Biblioteca fra Landolfo Caracciolo del complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore in Napoli si è svolta la seconda edizione di “SBAM: Incontri ravvicinati…“. Si tratta di due giornate organizzate dagli operatori dei beni culturali della Fondazione San Bonaventura (Biblioteche Archivi Musei) con il contributo delle associazioni del settore, delle Università e della Regione Campania. Il focus di questa edizione è la sostenibilità, intesa come sfida per la vita stessa degli istituti culturali ma declinata anche nelle diverse prospettive aperte dalla svolta digitale.
Il progetto ad essere stato premiato è “Rose che sprigionano”: è stato riconosciuto come una buona pratica capace non solo di valorizzare gli istituti culturali, ma anche di renderli fruibili all’esterno. Il progetto è collegato con la documentazione dell’Archivio Generale della Federazione delle Clarisse Urbaniste e con gli oggetti del Museo della Quotidianità. Prevede il recupero di pratiche artigianali monastiche attestate fin dal XVI per il confezionamento di rose di stoffe nelle quali venivano installati degli encolpi (con reliquia dell’abito di santa Rosa). Questa pratica dopo essere stata studiata è stata insegnata e recuperata fattivamente all’interno della casa circondariale di Viterbo a partire dal 2020.
Per il video della premiazione clicca qui (min. 20′.40”).
Per conoscere i progetti del CSSRV coi detenuti clicca qui .