by Lucia Malvinni
Una nuova occasione per il Centro Studi Santa Rosa per far conoscere i tesori dell’archivio si è presentata nell’ambito dell’iniziativa CEI “Aperti al MAB”, ovvero l’apertura al pubblico di Musei, Archivi e Biblioteche ecclesiastiche.
Dal 3 al 9 giugno è stato possibile condividere con interessati e costanti visitatori parte dell’immenso patrimonio archivistico custodito nel monastero di Santa Rosa, Santa tanto amata e a tratti tanto poco conosciuta nel legame indissolubile con la città di Viterbo. Tra i numerosi visitatori abbiamo avuto una delegazione delle ambasciate presso la Santa Sede dell’Ecuador e dell’Argentina; un gruppo di sottufficiali dell’Esercito e il gruppo delle guide turistiche di Viterbo desiderose di presentare la figura della Santa ai visitatori. La visione di un “cabreo”, inventario dei possedimenti del monastero, di un “cilicio” o di un “quaderno di guerra”, hanno incuriosito e alimentato la voglia di conoscere la vita monastica di ogni tempo!
Grazie all’esposizione di queste chicche in ambienti così austeri e inimmaginabili, ogni visitatore ha confermato entusiasmo e meraviglia del lavoro documentario, competente, appassionato e professionale del Centro Studi.
Un doveroso ringraziamento a quanti sostengono, e a quanti vorranno nuovamente sostenere, con il contributo del 5×1000, la valorizzazione, la tutela e la fruibilità di un prezioso patrimonio artistico di cui il Centro Studi e le suore Alcantarine Francescane sono custodi.
Lucia Malvinni